Botanica, Arte e Architettura all’Hortus Unicorni
Sabato 29 e domenica 30 settembre 2012 vicino a Vetriolo nel suggestivo Hortus Unicorni, uno dei più bei giardini della Tuscia, adagiato nello scenario lunare della Valle dei Calanchi, da cui emerge Civita di Bagnoregio, “il paese che muore” c’è la Mostra mercato di Botanica Arte Architettura che si svolgerà granzie anche al patrocinio del Comitato promotore del Club per l’UNESCO Viterbo Tuscia. Organizzata in collaborazione con la Provincia di Viterbo, il Museo naturalistico di Lubriano, i Vivai Michelini, lo Studio Fontecedro e NaturArchitettura, la manifestazione viene ad affiancare le numerose attività didattiche che la Schola Unicorni svolge ormai da anni nel campo della progettazione e della cura del verde, organizzando con passione e competenza corsi pratici su argomenti come: il giardino senza acqua, i giardini mediterranei, le piante e le erbacee perenni, la realizzazione di un piccolo orto.
Creato da Luca De Troia, musicista ed artista e da Elio Cavallo, designer e progettista del verde nel 1993, il giardino si presenta come «luogo dell’innocenza e della giustizia, sollievo dal disordine di ogni uomo, mistero svelato e dunque piacere assoluto e meraviglia. L’unicorno ci conduce di nuovo verso l’archetipo di ogni giardino, l’Eden, dove ritorna ogni anno a nutrirsi e a dissetarsi per ricevere poi in cambio la capacità di rendere pura l’acqua in cui immerge il suo corno. Inavvicinabile da chiunque, è fatalmente attratto solo dalla purezza della vergine, che ha il potere di renderlo docile e stringerlo a sé».
Oggi l’Hortus Unicorni è composto da più di 800 specie e varietà botaniche ordinate in uno spazio ludico che può essere letto come un multiforme dizionario con cui tentare infinite soluzioni di bellezza e di meditazione.
Una cornice straordinaria per una mostra che propone non solo di ammirare peonie, rose, ortensie, piante insolite di ogni genere ma di compiere una vera e propria immersione nella bellezza dell’arte e della natura.
«Una manifestazione come questa – ha commentato Luciano Dottarelli, coordinatore del comitato promotore del Club per l’UNESCO Viterbo Tuscia, – è in piena sintonia con le finalità indicate dalla Federazione Italiana dei Club e Centri UNESCO e siamo perciò lieti di mettere a disposizione il nostro patrimonio di competenze, relazioni istituzionali, canali di comunicazione per la sua piena riuscita. In particolare, in un territorio come quello della Tuscia, dove esiste una tradizione di giardini storici che ha saputo coniugare mirabilmente arte e natura (dal Sacro Bosco di Bomarzo, a Villa Lante di Bagnaia, a Palazzo Farnese di Caprarola), l’educazione alla bellezza e ai valori culturali del paesaggio è anche un modo per recuperare identità e consapevolezza delle nostre vocazioni più autentiche».