Volsinii e Hispellum all’epoca di Costantino
Le prossime iniziative del Comitato promotore del Club UNESCO Viterbo Tuscia
Due conferenze in collaborazione con Aurea Umbria, con il Sistema museale del lago di Bolsena, il Museo territoriale del lago di Bolsena e il Comune di Bolsena
Da www.rivistasitiunesco.it/articolo.php?id_articolo=1753
Il programma delle attività autunnali del comitato promotore del Club per l’Unesco Viterbo Tuscia si apre con una importante collaborazione con la mostra Aurea Umbria. Una regione dell’Impero nell’era di Costantino, allestita presso il Palazzo comunale di Spello dal 29 luglio al 9 dicembre 2012.
La mostra, curata da Valerio Massimo Manfredi, si propone di raccontare la vita in Umbria durante un’epoca che la ricerca storica e archeologica è in grado oggi di configurare come un’età tardoantica “aurea” per la sua vitalità, e non di “ferrea” decadenza, come a lungo la storiografia moderna ha proposto.
Ricorrono 1700 anni dal regno di Costantino il Grande (306-337 d.C.) e l’Umbria moderna riflette su una pagina della propria storia: la concessione fatta alla città di Hispellum del nome di Flavia Constans per dimostrare la sua fedeltà alla famiglia imperiale. Nel corso di tre secoli (III-VI d.C.), grazie alla riorganizzazione promossa da Costantino, l’Impero espresse infatti una forte vitalità, prima della devastante guerra greco-gotica promossa da Giustiniano.
La mostra Aurea Umbria di Spello propone al pubblico un percorso espositivo che consente al visitatore di attraversare un lungo periodo storico, con la visione di materiali che esprimono il mondo articolato e complesso della società tardoantica in Umbria: il potere imperiale, la vita delle aristocrazie, le attività dei ceti subalterni, le mentalità e le strutture culturali dei ceti medi, con idee religiose, riti comunitari e identità civica o ‘di classe’.
Mentre il potere carismatico degli imperatori si rispecchia nei ritratti e il rango delle aristocrazie si rivela nella ricchezza delle decorazioni a mosaico e nelle argenterie, i modi in cui la religione e i culti cristiani vennero a sostituirsi alla tradizione e alla ritualità del politeismo parlano di convivenza, sincretismo, commistione.
Anche in una regione come l’Umbria tardoantica, pagani e cristiani provarono in vario modo a dialogare: lo mostrano le immagini poste sui sarcofagi, i corredi delle sepolture, gli oggetti preziosi e i diversi manufatti artistici, che accompagnavano le attività sociali e quotidiane, le feste e i rituali politici vissuti dagli abitanti di città e campagne del territorio, ma, soprattutto, il Rescritto di Spello, un documento che attesta il permanere, durante tutto il regno di Costantino, di un istituto politico e religioso “tradizionale” quale il culto dell’imperatore e della sua famiglia.
Proprio il Rescritto di Spello è l’elemento che spiega la proiezione di uno degli itinerari della mostra anche fuori dell’Umbria, in particolare a Bolsena, e dunque l’occasione di collaborazione con il Comitato promotore del Club per l’Unesco Viterbo Tuscia.
Infatti il rescritto è il documento ufficiale con cui l’imperatore Costantino concesse alla città di Hispellum di diventare sede del culto imperiale e delle riunioni annuali del concilium della regio Tuscia et Umbria, alla pari di quanto accadeva a Volsinii (Bolsena). Con esso il sacerdote provinciale veniva autorizzato a celebrare a Spello gli annuali ludi scenici e gladiatori della Lega delle popolazioni umbre, senza che fosse più necessario recarsi a Volsinii.
Per questo, proprio a Bolsena, a cura del Comune, del Sistema museale e del Museo territoriale del Lago di Bolsena, con la collaborazione del Comitato promotore del Club Unesco Viterbo Tuscia verranno organizzate due conferenze che si svolgeranno il 15 e il 29 settembre alle ore 17 presso l’Auditorium comunale in Piazza Matteotti.
Le due conferenze, tenute dal dott. Pietro Tamburini, Direttore del Museo territoriale del Lago di Bolsena e membro del Comitato promotore del Club Unesco, avranno per tema: Il contesto archeologico del ritratto di Costantino nella basilica forense della Volsinii romana (15 settembre) e Hispellum (Spello) e Volsinii (Bolsena): i santuari etnici degli Umbri e degli Etruschi all’epoca di Costantino.
«Il comitato promotore del Club per l’Unesco Viterbo Tuscia – ha commentato il coordinatore Luciano Dottarelli – è lieto di collaborare alla realizzazione degli unici eventi della manifestazione Aurea Umbria che si svolgeranno nella Regione Lazio, mettendo a disposizione il proprio patrimonio di competenze, relazioni istituzionali, canali di comunicazione per la piena riuscita di una manifestazione di grande prestigio culturale, che contribuisce a valorizzare la significativa vocazione interregionale del territorio della Tuscia».