Civiltà contadina: iniziativa del Club per l’Unesco Viterbo Tuscia
Bagnoregio
Nella terra dei calanchi, alla presenza del sindaco dott. Francesco Bigiotti, del coordinatore del Comitato promotore del Club per l’Unesco Viterbo Tuscia prof. Luciano Dottarelli e del presidente del Centro sociale anziani prof. Tommaso Bernardini, si è tenuta una interessante e coinvolgente iniziativa dedicata alla cultura contadina con particolare riferimento alla memoria dell’allevamento e della lavorazione domestici del maiale.
L’argomento è stato illustrato dal prof. Antonio Quattranni, autore di un libro edito di recente dalla Annulli Editori, che tratta della presenza del maiale nella Tuscia e della cultura materiale legata all’allevamento del più generoso tra gli animali domestici del mondo rurale.
“L’incontro dedicato alla civiltà contadina – ha detto il sindaco Bigiotti – è un’importante occasione per rivivere emozioni e sensazioni che hanno accompagnato la vita della stragrande maggioranza degli anziani bagnoresi e la presenza di alcuni norcini ha reso ancor più completa la rievocazione della memoria legata alla lavorazione del maiale che avveniva, fino a qualche decennio fa, in quasi tutte le case. L’iniziativa del Centro sociale è quindi un’opportunità per mantenere vivo il senso di appartenenza ad una comunità e rivivere i valori di un sano contesto rurale.”
“Questa iniziativa promossa dal prof. Bernardini – ha detto il coordinatore del Club Unesco Dottarelli – è per la nostra associazione particolarmente significativa in quanto fa riferimento ad un contesto agricolo ricco di suggestioni come quello della Valle dei calanchi e di Civita di Bagnoregio che, come è noto, già da qualche tempo rappresentano un punto di particolare interesse per l’Unesco.
In questa occasione, ai valori ambientali e paesaggistici, aggiungiamo quelli della cultura del mondo rurale che rappresenta una parte significativa del patrimonio culturale di questo territorio. Siamo presenti in quanto sostenitori di queste iniziative che intendono valorizzare il patrimonio culturale in un’ottica universalistica e favorirne un’efficace conoscenza e fruizione nel contesto più ampio possibile.”