La Compagnia delle lavandaie a “I Diari della forchetta”
Un’intera puntata de “I diari della forchetta” su Food Network dedicata alla Compagnia delle lavandaie della Tuscia e a Bolsena
Alla Compagnia delle Lavandaie della Tuscia è stata dedicata un’intera puntata della “I diari della forchetta”, la trasmissione delle Sorelle Passera che va in onda su Food Network. La puntata, che è andata in onda il 12 settembre, sarà replicata più volte ed è disponibile in podcast su https://it.dplay.com/food-network/i-diari-della-forchetta/stagione-1-episodio-3-le-lavandaie-della-tuscia/?fbclid=IwAR1pKRY_RJWLTkU1bX92N85JUIdpKjCwXAIF6oYGqABK4kPR2MXv3bwPOqs.
Nel loro programma in prima tv assoluta “I diari della Forchetta” (con evidente richiamo a “I Diari della Motocicletta”), le Sorelle Passera compiono un viaggio dal nord al sud dell’Italia alla scoperta della cucina e della storia di alcune comunità molto particolari. Partendo dal mondo virtuale del loro blog di cucina, Marisae Gigi, meglio conosciute come Le sorelle Passera, attraverso gli occhi dei protagonisti di puntata, raccontano la quotidianità, il territorio e le ricette tipiche delle varie zone. Gigi e Marisa sono amanti del buon cibo, Gigi è una mamma e autrice radio-televisiva mentre Marisa è una speaker radiofonica di Radio Deejay. A legarle, oltre ad un grandissimo affetto, la passione comune per la cucina. Per Le sorelle Passera il cibo è il modo più naturale per dare e ricevere amore.
La loro scelta di incontrare le donne della Compagnia delle Lavandaie della Tuscia è stata un’importante occasione per valorizzare Bolsena, il suo lago, la storia e le tradizioni gastronomiche dell’intera Tuscia.
Fondata e diretta da Simonetta Chiaretti in occasione del Festival Lacuaria 2013, organizzato dal Club per l’UNESCO Viterbo Tuscia, La Compagnia delle lavandaie della Tuscia è una vera e propria “compagnia instabile”. Il gruppo è costituito da un nucleo di donne che hanno conservato l’uso e l’arte di lavare i panni nelle acque del Lavatoio pubblico di Bolsena e da altre (di tutta la Tuscia) che hanno aderito con entusiasmo all’idea di recuperare e valorizzare un’esperienza tradizionale di lavoro e di socializzazione.
Le “Lavate-Cantate” – le originali esibizioni del gruppo – trovano nei lavatoi il loro scenario naturale in cui la gioia, l’orgoglio di esibire la propria maestrìa, l’improvvisazione teatrale e canora, la fantasia e lo scherzo, coinvolgono ogni volta il pubblico in una vera e propria festa dell’acqua.
Conte, filastrocche, nenie, giochi mimati e cantati della tradizione orale del lago di Bolsena sono rigorosamente appresi a memoria, senza l’ausilio di spartiti o testi scritti.
La Compagnia delle Lavandaie della Tuscia, oltre ad essere stata inserita nel social movie “Italy in a day” di Gabriele Salvatores, è stata chiamata a partecipare, tra l’altro, al Jazz Up-Caffeina di Viterbo, all’ Umbria Folk Festival con una significativa presentazione presso l’Istituto Centrale per i Beni sonori e audiovisivi di Roma (ex Discoteca di Stato), al I° Festival Italiano di Permacultura e alla manifestazione ciclo-turistica La Carrareccia a Bolsena, al Grande Picnic in Vendemmia organizzato a Montecchio dall’Azienda vinicola Falesco di Riccardo Cotarella ed alla Maggiolata di Assisi. Ha partecipato ad EXPO 2015, invitata da Coldiretti, per rappresentare le tipicità della Tuscia.
«Con le Sorelle Passera – ha detto Simonetta Chiaretti – è nato un feeling immediato. Con la loro intelligenza e simpatia hanno saputo valorizzare la cultura gastronomica tradizionale di cui le donne della Compagnia delle lavandaie della Tuscia sono depositarie. In particolare Rita Equitani e Settimia Strappafelci hanno dimostrato la loro maestrìa di cuoche, cimentandosi con alcune ricette tipiche del lago di Bolsena, come la sbroscia e le tagliatelle al sugo di coregone. Teresa Spaccini (Sesé) è stata una simpaticissima musa ispiratrice delle Sorelle Passera durante la preparazione dei raffinati piatti con cui Gigi e Marisa hanno voluto ricambiare l’ospitalità della Compagnia delle lavandaie. Mi sento di ringraziare, oltre a tutte le donne della Compagnia, Goffredo Dottarelli, la sua famiglia e la Cooperativa “Lago Vivo” per le riprese sul lago e l’ottimo pescato; Roberto e Luciana Perosillo dell’agriturismo “La Fraschetta” per l’utilizzo degli spazi interni ed esterni e per la cordiale ospitalità. Infine ringrazio il Comune di Bolsena per aver permesso l’utilizzo degli spazi comunali e aver agevolato le riprese e l’attività della troupe televisiva.
Riconoscimenti come questo confermano la validità della nostra intuizione e contribuiscono a far conoscere e valorizzare la qualità di un territorio straordinario dal punto di vista storico, artistico, culturale e ambientale».