Fascinazione etrusca
Nell’ambito dell’evento di presentazione di Palazzo del Drago come location per eventi d’eccellenza, Luciano Dottarelli e Stephan Steingraeber hanno parlato del libro “Fascinazione etrusca”, pubblicato da Annulli Editori con il patrocinio del Club per l’UNESCO Viterbo Tuscia. Di seguito l’articolo tratto da La tua Etruria https://www.latuaetruria.it/news/21-in-provincia/3018-palazzo-drago?fbclid=IwAR2A5Xxo-ETl1rD6Fvf9YujicQbUh1cbbSu1VNVaVjkrNr-YoJ6M_9LdBU4
Apre così le sue porte il bellissimo palazzo voluto dal cardinale Tiberio Crispo, governatore di Bolsena, di cui portò il nome fino all’arrivo della famiglia Spada, che ne fu proprietaria fino alla fine del XIX secolo. Nel 1890, con il matrimonio tra Ferdinando del Drago e Angelica Spada Veralli il palazzo passò alla famiglia dei principi del Drago, che la recuperò e restaurò. Il principe Giovanni del Drago, proprietario del Palazzo dal 1950 fino al 2016, realizzò grandi interventi di recupero e restauro, lavori che continuano tutt’oggi con l’attuale proprietario, Ferdinando del Drago.
Ed è proprio don Ferdinando ad accogliere stampa e autorità nella visita organizzata per presentare il particolare progetto di eventi che farà vivere il palazzo, portando vantaggi anche all’indotto, sempre più in crescita, dell’amatissima cittadina lacustre. Prima una visita guidata con Maria Pace, che ha mostrato le bellezze delle sale al primo piano.
Il palazzo ha una struttura articolata e insolita che si sviluppa lungo la città di Bolsena, con una possente facciata che domina l’entrata del paese da nord ovest. Possiede un giardino a 4 livelli, dove sul primo si coltivano arance, rose e fichi, sul secondo si trovano camelie e ortensie, sul terzo bossi, mele cotogne e una quercia canadese. Sul quarto vi è un giardino all’italiana. All’interno del palazzo troviamo 5 sale affrescate, la sala degli arazzi, una galleria, saloni, una cappella e una terrazza pensile con vista sul lago di Bolsena. I due grandi saloni visitabili facevano parte degli appartamenti privati del cardinale Crispo e sono riccamente decorati con affreschi di Prospero Fontana. Il primo rappresenta la vita di Alessandro Magno, il secondo il mito di Amore e Psiche.
Grande la soddisfazione del sindaco, Paolo Dottarelli, accompagnato dal vice Andrea Di Sorte e dall’assessore alla cultura: “E’ una grande emozione frequentare questi luoghi, oggi per Bolsena è una vittoria, perché noi siamo orgogliosi della nostra storia. Queste aperture al turismo di eccellenza sono prettamente in linea con la strada intrapresa dall’amministrazione diversi anni fa. Per questo fascino lottiamo ogni giorno, per difendere il territorio da impianti che lo snaturerebbero e farebbero male al nostro lago, pensando a salvare cultura e storia. Don Ferdinando porta avanti la passione di don Giovanni per la storia, come amministrazione gli siamo vicini”.
A fare da padrona di casa, per il settore eventi, Stefania Marchetti, location manager della struttura: “Le porte di Palazzo del Drago saranno aperte a manifestazioni di eccellenza, pronti a diventare emblema di questo territorio in funzione della sua valorizzazione. Chiunque ci sceglierà raggiungerà il suo obiettivo da sogno”. Tra gli obiettivi la realizzazione di eventi di livello, fino ad un centinaio di partecipanti, destination wedding, con sposi esteri, specie europei ed americani, ma anche italiani, purché spinti da una vera passione per un luogo unico.
La Tuscia è stata raccontata attraverso la presentazione del libro “Fascinazione Etrusca”, raccolta degli interventi di un convegno che fu organizzato da Mary Jane Cryan, e poi edito da Annulli, che, ha spiegato Luciano Dottarelli, racconta i viaggi storici di molti personaggi in questo luogo, partendo da Freud. Dopo il filosofo la parola è passata a Stephan Steingraeber che ne ha ricordato il contenuto, partendo dai pellegrini del Cinquecento, in viaggio verso Roma, fino agli studiosi, agli appassionati, agli artisti.
In chiusura l’intervento specifico sul turismo esperienziale di Bianca Trusiani, presidente di “Buy Wedding in Italy” ed esperta di Destination Wedding: “Purtroppo non riusciamo a spettacolarizzare la cultura, il turismo di lusso è poter vivere un luogo così, condividere la giornata con una famiglia nobile italiana. Sarà sicuramente determinante il destination wedding, merito di un luogo storico su cui costruire un bellissimo progetto. La vera forza di questi luoghi è che gli etruschi sapevano amare. Dovremmo fare lo stesso anche oggi”.