Contratto del Lago di Bolsena
Il lavoro di costruzione del Contratto del bacino del Lago di Bolsena procede con grande impegno da parte dei soggetti che nel dicembre 2017 hanno firmato la Manifestazione di intenti (circa 20 associazioni del territorio, le principali associazioni di categoria, i Comuni del lago di Bolsena, insieme alla Provincia di Viterbo e alla Regione Lazio).
Diffusi fin dal 2000 in Europa e nelle regioni del Nord Italia nella forma dei Contratti di Fiume, questi strumenti di programmazione territoriale dal basso sono forme di accordo volontario che permettono di “adottare un sistema di regole in cui i criteri di utilità pubblica, rendimento economico, valore sociale e sostenibilità ambientale intervengono in modo paritario nella ricerca di soluzioni efficaci per la riqualificazione dei bacini fluviali” (World Water Forum).
Un simile obiettivo richiede uno sforzo di natura non solo istituzionale, ma anzitutto culturale, in coerenza sia con le politiche del Parlamento Europeo sulle risorse idriche, sia, in campo internazionale, con i principi delle Nazioni Unite, che eleggono infatti il bacino idrografico quale unità di riferimento per le politiche di sostegno alla biodiversità.
«In questi mesi – afferma Luciano Dottarelli, presidente del Club per l’UNESCO Viterbo Tuscia, individuato dai sottoscrittori quale soggetto coordinatore del Comitato Promotore – la nostra associazione si è fortemente impegnata nella costruzione del Contratto di bacino del Lago di Bolsena, occupandosi soprattutto della fase di animazione, comunicazione e formazione, che è decisiva in uno strumento di programmazione che scommette sulla partecipazione della comunità locale secondo modalità diffuse e a partire dal basso. Grazie soprattutto al supporto tecnico della dott.ssa Rossana Giannarini e alla disponibilità del Presidente della Provincia Pietro Nocchi, il lavoro è andato molto avanti».
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